Baustelle, Fantasma

fantasmaFantasma è una delle ultime fatiche dei Baustelle, band italiana nata nella metà degli anni ’90 nella città toscana di Montepulciano. L’album, composto da 19 brani, trae ispirazione dai film del cinema horror che hanno fatto un po’ la storia del grande schermo. Lo si capisce anche dalla copertina, che porta omaggio a Dario Argento e a Nicoletta Elmi. Quello che si è voluto creare è stato dare una sensazione che potesse far tornare alla mente il demoniaco e il soprannaturale.

Il primo singolo, dal titolo “La morte (non esiste più)” è uscito lo scorso 28 dicembre 2012, mentre l’album è arrivato nei negozi ed in versione digitale il 29 gennaio 2013. Parlando di questa canzone, è proprio la band a spiegarne il significato: “il protagonista trova il suo conforto in una versione particolare dell’amore, che riesce a far allontanare da lui la paura dei giorni che deve ancora vivere. In buona sostanza, si tratta di una canzone che parla dello scorrere del tempo.”

Passando da una canzone all’altra si nota come esse non abbiano quasi mai una certa continuità, cosa che evidenzia come l’album sia da ascoltare nel suo complesso per poter essere capito ed apprezzato.

In linea generale diciamo che le 19 canzoni dell’album parlano, oltre che dell’amore, anche della morte e della fragilità. Da segnalare in maniera particolare la bella “Diorama”, in cui si parla dell’illusione di fermare il tempo, la apocalittica “Il Finale” e la melanconica “Il Futuro”, per finire con la speranza cantata in “Radioattività”.

Ancora una volta i Baustelle, come già successo in passato, si confermano ottimi artisti, che arrivano direttamente al punto e stimolano alcuni particolari ed interessanti punti di vista dell’essere umano.

Stephen Malkmus and the Jicks, Wig Out at Jagbags

stephenmalkmusIl titolo “Wig Out at Jagbags”, ultimo lavoro di Stephen Malkmus and the Jicks, è una fusione di due termini dialettali, uno risalente agli anni’60, l’altro un residuo volgare della modernità e, come accade a volte, anche l’album diventa una sorta di mix. Si tratta di un mix molto elastico di chitarra rock a cui si alternano parzialmente delle raffiche di musica punk, con entrambi i lati distinti per il loro melodicismo ironico.

Le liriche mettono in evidenza degli abili  giochi di parole. Nel 2011 Mirror Traffic, produttore degli Jicks, aveva impedito alla band di prendersi eccessive libertà, in questo album auto-prodotto sono invece liberi di seguire ovunque i loro capricci musicali e, difatti, fanno con le parole e con la musica quello che preferiscono.

Ci sono alcuni momenti interessanti mentre si ascolta questo album, con i suoni di “Shibboleth” e di “Rumble At The Rainbow” che sono semplicemente irresistibili, in cui il ritmo non può non fare a meno di farci sorridere. Non tutto quello che c’è nell’abum, però, colpisce nel segno, “Cinnamon & Lesbians” non corrisponde alle attese a cui si pensa leggendo il titolo, mentre “Surreal Teenagers” arriva nel vivo solo nell’ultimo dei suoi 5 minuti.

Alla fine, l’album è come un intero show, che non dispiace, anzi. La cosa bella sono gli elementi del tutto particolari che possiamo ascoltare e sono tutto merito di Stephen Malkmus. Per capire a cosa ci riferiamo, possiamo dare delle definizioni della persona Malkmus, che potrebbero rendere più facile la comprensione: Malkmus visto come artista pop-rock, padrino dell’art-rock, padre e uomo di famiglia: tutti questi elementi sono riportati in questo album e rendono lo stesso un trionfo.

Jeremy Tardif, Fish In A Bowl Beside The Ocean

Jeremy-TardifFish In A Bowl Beside The Ocean, lavoro di Jeremy Tardif uscito il 3 novembre del 2013, si rivela essere un disco molto profondo. La voce dal “cuore dolente” e dei riff di pianoforte splendidi portati in primo piano attirano l’attenzione e mettono in evidenza questo disco come uno dei migliori dischi indie del 2013.

Un mix di influenze classiche, quali Dvorak e Bach, trovano un nuovo terreno in una incarnazione prog-rock. Come pianista di formazione classica, Tardif ha cominciato a crescere come compositore e come cantante / cantautore. Tardif, ex cantante della band rock progressive Marching Mind, si rivela in un lavoro del tutto nuovo.

Water’s Dust“, la prima traccia dell’album, inizia con la voce forte che dà l’impressione di una veglia irlandese, per poi lasciare spazio al pianoforte nel resto dell’album. “Bubbleman” potrebbe facilmente essere una hit radio, mentre “The Deepest Science” inizia con un suono decisamente gradevole che guadagna velocità mano a mano che passano i secondi, come una melodia delicata e ritmica. L’ultima traccia di “Fish In A Bowl Beside The Ocean“, ovvero “Mouse”, tira l’ascoltatore attraverso degli splendidi e non convenzionali abbinamenti di accordi.

Ogni volta che Tardif canta si ha come l’impressione che egli voglia camminare lontano da dove si trova adesso, che voglia andare via e non guardare mai indietro. E’ come se si avesse l’impressione che il sentimento che egli esprime nel suo lavoro non è malinconico o risentimento, ma l’inizio trionfante di un qualcosa di nuovo.

Nel 2014, Tardif si sposterà in Australia per attingere alla comunità musicale fiorente di Melbourne. Fish In A Bowl Beside The Ocean è l’album ideale per ascoltare qualcosa cosa di nuovo e di assolutamente orecchiabile. Come suggerisce il nome, questo artista è sull’orlo di qualcosa di magnifico e di vasto e dopo aver ascoltato questo album, possiamo meglio capire come quel famoso pesce si senta bene ed in forma.

Come si veste il vero hipster

Quando si parla di hipster ci si riferisce ad una “sottocultura” di uomini e donne, in genere tra i 20 e i 30 anni, che apprezzano il pensiero indipendente, la contro-cultura, la politica progressista, l’arte e l’indie-rock, oltre che la creatività, l’intelligenza e le battute argute. Le maggiori concentrazioni di hipster possono essere trovate solitamente nei quartieri dei grandi centri cosmopoliti. Negli USA, ad esempio, ci sono a New York, San Francisco e Chicago.

Anche se quando si parla di “hipster” ci si riferisce in maniera principale ad un modo di vedere le cose e ad uno stato d’animo, spesso questa parola si intreccia anche con i gusti in fatto di moda e di abbigliamento.

Spesso gli hipster rifiutano gli atteggiamenti dei consumatori di massa, indossando abiti d’epoca e più “vecchi”, ma anche jeans attillati, scarpe da ginnastica vecchia scuola ed occhiali a volte con una montatura piuttosto spessa. Sia uomini che donne amano i pantaloni a vita bassa e le acconciature con ciuffo disordinato e frangia laterale asimmetrica. Dire che gli hipster si vestono in un modo del tutto particolare non significa che essi indossano esclusivamente capi vecchi e usati. In rete, infatti, ci sono diversi siti diabbigliamento online dove è possibile acquistare abbigliamento hipster, per mettere in mostra il proprio “credo”.

Nonostante le idee sbagliate sulla base dei loro gusti estetici, gli hipster sono solitamente ben istruiti e spesso hanno lauree in arti liberali, oltre che in matematica e in scienze, tutte materie che richiedono anche alcune abilità creative di pensiero analitico. Di conseguenza, molti hipster tendono a lavorare nel campo della musica, dell’arte e della moda.

La top 10 delle canzoni da ascoltare quando si guida

autoQuando si guida spesso si accende la radio alla ricerca di una canzone particolare, che possa magari fare compagnia durante il viaggio, in maniera particolare se ci si trova soli. Per evitare di cercare e di aspettare che la radio passi un pezzo che ci piace, abbiamo stilato una lista di 10 canzoni da avere quando si guida.

California Dreamin dei Mamas & The Papas, indubbiamente una delle canzoni che fa più sognare in assoluto.

Home di Michael Bublè. Se state tornando a casa da un viaggio di lavoro, questa è la canzone che fa per voi. Parla della voglia di tornare a casa e di trovare le persone care.

Vado al massimo di Vasco Rossi, la canzone ideale se cercate un po’ di carica. Blasco ci regala, in questo pezzo, una “botta” di vita e di energia che ci spinge, come dice la canzone, a “dare il massimo”. Vado al massimo, vado a gonfie vele.

Dei Red Hot Chili Pepper, proveniente dall’album Californication, “tiriamo fuori” la canzone che dà il titolo all’album, oltre che Around the World, Scar Tissue e Road Trippin’. Sono canzoni molto belle da ascoltare sia da soli che in compagnia e da cantare a squarciagola.

Completiamo la nostra top 10 con Summer ’69 di Bryan Adams, canzone dal ritmo molto bello e dalle parole un po’ malinconiche, che riporta indietro nel tempo all’infanzia e alla spensieratezza. Passiamo poi ad Ironic di Alanis Morrisette, il cui video è stato girato proprio in macchina e aggiungiamo “Rotta X casa di Dio” degli 883, che parla di una serata in macchina in cui, per essersi persi, non si arriva mai ma ci si diverte lo stesso.

Le migliori canzoni da ascoltare alla fine di una storia d’amore

musica-fine-amoreLa fine di una storia d’amore è sempre un momento triste e spiacevole per entrambe le persone che vi erano coinvolte. La musica può aiutare, anche in questo caso, a risollevare un po’ il morale o, a seconda della canzone che si sceglie, a ritornare un po’ con la mente alla storia appena finita. Ecco 10 canzoni che si possono ascoltare quando ci si trova in questo momento particolare della propria vita.

Canzone di Vasco Rossi e Stop crying your heart out degli Oasis sono due canzoni azzeccate. Quest’ultima canzone, uscita nel 2002, ha raggiunto la seconda posizione tra i singoli del Regno Unito, vincendo il disco d’argento, e la prima posizione dei singoli in Italia. La canzone è stata anche usata nella parte finale del film “The Butterfly Effect”.

Segnaliamo anche “Sparirò” di Luca Dirisio, “Cinque giorni” di Laura Pausini e “Non ci sei” degli Studio 3, tre canzoni dal ritmo malinconico che si adattano alla fine di una storia d’amore.

Al sesto posto della nostra classifica c’è Infinito di Raf, mentre al settimo posto inseriamo “Stop! Dimentica” di Tiziano Ferro. L’autore di Roma è particolarmente apprezzato per le sue canzoni melanconiche.

Impossibile dimenticare anche il grande cantautore italiano Renato Zero, con la sua “Mentre aspetto che ritorni”, che narra della fine di una storia d’amore e dell’attesa del (possibile?) ritorno della persona amata.

Chiudiamo con due canzoni degli Articolo 31, dalla lirica un po’ arrabbiata, per far fronte con grinta alla fine di un amore: “Fuck You” con Paola Turci e “Un’altra cosa che ho perso“, secondo estratto dell’album “Messa di Vespiri” del 1994.

Diventare musicista, come trovare un prestito per iniziare una carriera

musicistaDiventare musicista è una strada lunga e tortuosa, che richiede sforzo ed impegno. Oltre che impegno da un punto di vista professionale, ovvero in termini di cose da fare, bisogna anche tenere presente che la carriera di musicista passa anche per un certo impegno economico. Ci sono, infatti, gli strumenti musicali da acquistare, eventuali corsi on-line da seguire, i costi delle trasferte per andare a suonare in un locale della zona o d’Italia e tanto altro.

Se si ha la fortuna di avere già a disposizione un certo “gruzzoletto”, la strada è sicuramente più facile. In ogni caso, anche se non si ha tale fortuna e si necessita di denaro, si può optare per la richiesta di un prestito, magari finalizzato all’acquisto di strumenti musicali.

Come si può trovare un prestito on line per iniziare la carriera da musicista sperando di diventare, magari, il nuovo De Andrè? Le opzioni sono tante e le più facili ed immediate sono quelle dei prestiti on-line, soluzioni vantaggiose ed economicamente convenienti con cui poter avere un finanziamento.

La somma massima che si può avere dipende dalle garanzie che si riescono a fornire, tenendo presente che più garanzie si offrono e più denaro si può ottenere.

Il rimborso della somma di denaro avviene tramite il pagamento di rate mensili di importo solitamente fisso, ad un tasso anch’esso fisso, effettuato tramite RID (addebito diretto in conto corrente) o tramite bollettini postali.

Con la giusta disponibilità economica, anche se chiesta in prestito, si potranno avere sin da subito gli strumenti necessari per poter “sfondare” in questo campo e farsi conoscere.

I migliori corsi di musica online

musicaRiuscire a diventare un musicista è una cosa che in tanti, amanti della musica, vorrebbero fare. Per poter riuscire ad intraprendere una carriera in questo campo occorre perseveranza, capacità innate e ovviamente seguire un corso di musica.

Oggi è possibile optare per tanti corsi di musica, di cui molti anche online (per maggiori informazioni ci sono siti gratuiti interamente dedicati ai corsi online), che possono essere seguiti direttamente da casa in maniera molto comoda, 24 ore su 24.

Se vuoi imparare a suonare la chitarra, i corsi di suoniamo.it sono l’ideale. Potrai imparare a “pizzicare” le corde di questo strumento in maniera unica grazie agli insegnamenti del maestro Giulio Tampalini. La durata di ogni lezione è di circa 40 minuti ed è tenuta in italiano, oltre che in inglese e in spagnolo.

Lezionipianoforte.com è invece il sito web ideale per poter imparare a suonare questo magnifico strumento, “replicare” le canzoni dei più grandi cantautori, anche classici, ed imparare a comporre dei pezzi propri da far sentire ad amici, parenti e, perché no, ad un gruppo più ampio. Il sito web è ben fatto e propone  anche dei video completi e specifici su una determinata particolarità del suonare il pianoforte.

Per chi vuole imparare a suonare il basso, invece, didatticadelbassoelettrico.it è il sito web da seguire. Curato dal maestro Gaetano Ferrara, il sito è il giusto approdo per chi sta imparando a suonare questo strumento ma anche per chi già sa fare più di qualche cosa e cerca di perfezionarsi. La didattica include sia la teoria della musica che la lettura del pentagramma, oltre che lo studio degli stili più belli, come il blues, il soul e il jazz.