Stephen Malkmus and the Jicks, Wig Out at Jagbags

stephenmalkmusIl titolo “Wig Out at Jagbags”, ultimo lavoro di Stephen Malkmus and the Jicks, è una fusione di due termini dialettali, uno risalente agli anni’60, l’altro un residuo volgare della modernità e, come accade a volte, anche l’album diventa una sorta di mix. Si tratta di un mix molto elastico di chitarra rock a cui si alternano parzialmente delle raffiche di musica punk, con entrambi i lati distinti per il loro melodicismo ironico.

Le liriche mettono in evidenza degli abili  giochi di parole. Nel 2011 Mirror Traffic, produttore degli Jicks, aveva impedito alla band di prendersi eccessive libertà, in questo album auto-prodotto sono invece liberi di seguire ovunque i loro capricci musicali e, difatti, fanno con le parole e con la musica quello che preferiscono.

Ci sono alcuni momenti interessanti mentre si ascolta questo album, con i suoni di “Shibboleth” e di “Rumble At The Rainbow” che sono semplicemente irresistibili, in cui il ritmo non può non fare a meno di farci sorridere. Non tutto quello che c’è nell’abum, però, colpisce nel segno, “Cinnamon & Lesbians” non corrisponde alle attese a cui si pensa leggendo il titolo, mentre “Surreal Teenagers” arriva nel vivo solo nell’ultimo dei suoi 5 minuti.

Alla fine, l’album è come un intero show, che non dispiace, anzi. La cosa bella sono gli elementi del tutto particolari che possiamo ascoltare e sono tutto merito di Stephen Malkmus. Per capire a cosa ci riferiamo, possiamo dare delle definizioni della persona Malkmus, che potrebbero rendere più facile la comprensione: Malkmus visto come artista pop-rock, padrino dell’art-rock, padre e uomo di famiglia: tutti questi elementi sono riportati in questo album e rendono lo stesso un trionfo.

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