Reno McCarthy, Components of a Happy Life

Reno McCarthyReno McCarthy è un giovane di talento. Ha dato vita ad un EP dal titolo interessante, “Components of a Happy Life” crea già un’aspettativa decisamente interessante.

Nel disco Reno gioca con tutti gli strumenti (chitarra, basso, voce, batteria, ecc) in maniera sapiente, nonostante la sua giovane età. McCarthy si immerge in un certo numero di generi tra cui rock classico, electro rock, funk e disco, ma non sembra mai troppo lontano da nessuno di essi. Sopra ogni altra cosa, le canzoni sono finemente sintonizzate e sono immediatamente accessibili.

Il disco inizia subito con la contagiosa “Please”, un modo divertente per iniziare l’album. McCarthy si concentra sul basso, batteria e voce prima di aggiungere le chitarre con una leggera distorsione, niente di troppo pesante. Il coro ha un paio di elementi elettronici incorporati in modo sottile ma molto efficace, in aggiunta ad una certa profondità supplementare alla musica.

McCarthy inizia ad espandersi con “Let Her Come To You“, molto più rock rispetto alla prima. La canzone ha anche una linea di basso molto creativa durante il versetto che contrasta contro la parte altrettanto inventiva della chitarra. Questa è anche la canzone dove McCarthy decide di mostrare un po’ i muscoli, tirando fuori un assolo di chitarra piuttosto funky.

Il clou dell’album è però la canzone “Still“, molto orecchiabile che ricorda un po’ i testi dei Daft Punk e di Franz Ferdinand. Il coro è interessanto e potremmo pensare addirittura che questo sarà il primo singolo estratto dall’album.

Components of a Happy Life” si chiude con “Sweet Chamomille”, che è anche il brano più ambizioso ed è un buon modo per terminare il viaggio. E’ un po’ nostalgico, ma non troppo, e continua con le vibrazioni che abbiamo sentito fino ad ora.

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